Recensione: Il Tiranno di Roma

Oggi recensisco per voi il romanzo breve “Il Tiranno di Roma” di Andrea Frediani, edito dalla Newton Compton e parte della collana Live, i libri economici a 99 centesimi.

La vita di Crisso, schiavo fin da bambino, viene sconvolta dall’arrivo, nel latifondo in cui lavora, di Gaio Mario, il vecchio condottiero tornato dall’esilio cui l’ha costretto Silla. Mario lo arruola tra le sue celebri e sanguinarie guardie del corpo, promettendogli la libertà se lo aiuterà nell’impresa di riconquistare Roma e raggiungere il suo settimo consolato. Crisso aderisce entusiasta e partecipa all’assedio dell’Urbe, che si sviluppa per un’intera estate tra battaglie, pestilenze e blocchi dei rifornimenti. Ma all’interno della città assediata il senato è convinto a resistere dal console Gaio Ottavio, tenace sostenitore dell’ordine costituito, determinato e coraggioso. La sua schiava domestica, Giunilla, lo ammira e lo sostiene fino in fondo, ma alla fine gli assediati devono cedere e permettere l’ingresso di Mario in città, cui seguono giorni di terrore, di stragi e vendette. I destini di Crisso e Giunilla si intrecciano in una spirale sempre più drammatica, che determinerà un nuovo futuro per il giovane schiavo. Uno degli episodi più intensi della storia di Roma e delle guerre civili, riletto attraverso gli occhi di due schiavi arruolati nelle opposte fazioni.

Questo non è il primo romanzo di Frediani che leggo e, nonostante non ami particolarmente il suo stile, è un buon narratore. In questo romanzo però la narrazione è carente e fredda. In un romanzo di 120 pagine non ci si possono aspettare grandi dialoghi né descrizioni dettagliate ma si poteva fare certamente di più. La storia scorre in modo meccanico, privo di qualsiasi emozione. La storia d’amore tra Crisso e Giunilla, che sarebbe potuta essere l’asse portante del libro, viene liquidata in poche righe. Anche il rapporto tra Crisso e Mario viene esplorato in modo molto superficiale. Tutto ciò rende molto difficile empatizzare con il protagonista ed entrare pienamente nel racconto. Consiglio questo libro a coloro che vogliono passare un paio d’ore di relax leggendo un libro senza pretese né meriti all’esiguo prezzo di 99 centesimi.

Voto: 2/5

Francesca Ciccaglione